Come funziona la reimmatricolazione auto storica?

Come funziona la reimmatricolazione auto storica?

La reimmatricolazione auto storica o la semplice immatricolazione è una procedura che si trova a dover affrontare chi acquista un veicolo che circolano su strada da oltre 40 anni. Immatricolare auto epoca diventa necessario perché spesso quando si acquista un'Alfetta o una vettura di qualsiasi altro marchio storico ci si trova di fronte a una perdita di documentazione, che potrebbe coinvolgere qualsiasi elemento ritenuto indispensabile per circolare su strada, ovvero targa, libretto di circolazione, certificato di proprietà, solo per citare i più comuni. Vediamo allora come funziona immatricolazione veicoli storici in caso di documenti mancanti.

La reimmatricolazione auto storica senza targa o documenti

Quando mancano targa e documenti, o anche solo un elemento fra questi, bisogna seguire una procedura complessa con tempi di attesa più lunghi della norma. Si parte innanzitutto dai dati conosciuti, come il numero di telaio, per accertare che l'auto non sia stata rubata, e successivamente presentare la denuncia di scoperta del veicolo presso il Comune con accanto anche l'atto di compravendita: se il venditore è un demolitore, basta la fattura di acquisto, se invece è un privato abbiamo bisogno di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte dell'acquirente. La reimmatricolazione auto storica prevede poi di andare all'ASI, il registro auto storiche abilitato, allo scopo di ottenere un certificato che attesti le caratteristiche tecniche del veicolo. Dopo tale iscrizione è possibile procedere all'immatricolazione auto epoca, ottenere la nuova targa e l'assicurazione.

Reimmatricolazione auto storica in altri frangenti

Se l'auto d'epoca risulta radiata dal PRA perché il precedente proprietario non ha provveduto al pagamento delle tasse automobilistiche non è necessaria la nuova immatricolazione, in quanto secondo la legge n. 289 del 27/12/2012, art. 18 comma 1, è possibile iscrivere al PRA il veicolo previo pagamento delle tasse concernenti gli ultimi tre anni maggiorate del 50 per cento. In tutti gli altri casi, quando si hanno targa e documenti originali del veicolo, dopo aver richiesto un estratto cronologico al PRA ed aver documentato che il veicolo rientra tra quelli di interesse storico tramite certificazione ASI, si potrà effettuare un semplice collaudo della vettura presso la Motorizzazione Civile, che ne autorizzerà o meno la circolazione su strada.

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